Maladaptive Daydreaming e ADHD

Attenzione!
La lettura di questo articolo non va sostituita con il parere di un professionista.
Ogni caso è differente e non è possibile fare un’autodiagnosi.
Che differenza c’è tra MD e ADHD?
In questo articolo spieghiamo la differenza tra il Maladaptive Daydreaming (MD) e Disturbo da Deficit dell’Attenzione e Iperattività (ADHD). Prima di confrontare i due disturbi, è necessario chiarire cos’è l’ADHD e quali sono le sue caratteristiche.
Parte delle informazioni utilizzate sono state raccolte dall’intervista della dottoressa Soffer-Dudeck “Maladaptive Daydreaming V.S. ADHD”.
Il Disturbo da Deficit dell’Attenzione e dell’Iperattività (ADHD)
L’ADHD fa parte dei Disturbi del Neurosviluppo, ha un esordio precoce ed è caratterizzato da una specifica traiettoria di sviluppo neuropsicologico; anche se si manifesta con compramenti impulsivi NON è un disturbo comportamentale.
Può presentarsi in diverse forme in base alla componente prevalente: forma disattentiva, forma iperattiva/impulsiva e forma mista in cui è presente una combinazione delle due componenti.
MD VS ADHD
Cosa dice la letteratura scientifica?
In una delle ricerche più significative sul MD e la comorbidità con altri disturbi (Somer e colleghi, 2017) è emerso che molti MDers presentavano una correlazioni con altre condizioni, in particolare con l’ADHD.
Questo significa che chi soffre di MD, ha una buona probabilità di mostrare anche dei sintomi di ADHD; ma non è vero il contrario. È importante sottolineare che non tutte le persone con MD necessariamente hanno l’ADHD.
Successivamente in uno studio di Theodor-Katz e colleghi (2022) viene esaminato un campione di ADHD adulti per capire quanti realmente diagnosticati potrebbero avere anche il MD. Dai risultati dello studio emerge che in realtà la comorbidità tra MD e ADHD è molto più bassa di quanto precedentemente stimato, dato che solo circa il 20% dei soggetti presentava anche il MD.
Questo risultato permetter di confermare che il MD non è assimilabile ad una forma disattentiva di ADHD.
ADHD e MD: in cosa possono essere simili?
La difficoltà a concentrarsi
Uno dei comportamenti comuni tra il Maladaptive Daydreaming (MD) e disturbi come l’ADHD è la difficoltà a concentrarsi e mantenere l’attenzione in modo costante. Dall’esterno, questa difficoltà potrebbe sembrare simile, portando all’impressione che la persona sia “sempre distratta”. Di conseguenza, è frequente che si pensi a un problema di deficit di attenzione. Tuttavia, le cause della disattenzione possono essere molteplici e non necessariamente legate a un disturbo di attenzione.
La difficoltà nel mantenere l’attenzione può essere causata da diversi tipi di attività mentale che consumano le risorse cognitive della persona e per questo interferiscono con la capacità di attenzione, ad esempio:
- Pensieri confusi presenti contemporaneamente e che non permettono di concentrarsi (ADHD)
- Pensieri riguardanti eventi passati (Ruminazione)
- Pensieri di preoccupazione riguardo ad eventi possibili futuri (Ansia)
- Pensieri ossessivi che non sono razionali ma che non riusciamo a fermare (DOC)
- Pensieri narrativi – sia realistici che non realistici (MD)
Quindi, anche il Maladaptive Daydreaming può essere una causa di disattenzione, ma in modo diverso dall’ADHD.
Il disturbo deve causare un disagio significativo e interferire con la vita quotidiana.
Non tutte le persone che fantasticano vividamente lo considerano un problema, ma se dedicano più di due ore al giorno alla fantasia e non lo percepiscono come un problema, potrebbero non essere consapevoli dell’entità del disagio. È importante evitare autodiagnosi. Se ti riconosci nei sintomi, è fondamentale rivolgerti a un professionista della salute mentale per una valutazione adeguata e una diagnosi accurata.
La difficoltà ad organizzare il proprio tempo
Un’altra somiglianza sta nella difficoltà di organizzare il proprio tempo e le proprie attività.
Oorganizzare il proprio tempo e le proprie attività. Sebbene entrambi i disturbi possano comportare procrastinazione, le motivazioni alla base sono differenti:
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Un MDer tende a procrastinare a causa delle sue fantasie, che lo distraggono dalle attività quotidiane.
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Una persona con ADHD potrebbe procrastinare, ma non sempre è legato a una causa specifica.
Come si può distinguere il maladaptive daydreaming dall’ADHD?
Il Maladaptive Daydreaming e l’ADHD sono condizioni distinte, sebbene possano condividere alcuni comportamenti simili. Il Maladaptive Daydreaming porta la persona a fantasticare intensamente, creando storie articolate in cui è emotivamente coinvolta. Chi soffre di MD, solitamente in età adulta, è consapevole che le sue fantasie sono un problema, ma fatica a controllarle.
Un professionista qualificato è essenziale per valutare correttamente queste fantasie, utilizzando un approccio che rispetti la dignità e il benessere della persona, come stabilito dal Codice Deontologico. Sebbene il Maladaptive Daydreaming non abbia una definizione diagnostica ufficiale, la valutazione deve essere condotta con rigore professionale e rispettando l’autonomia e i diritti della persona.
L’ADHD è un disturbo del neurosviluppo che si manifesta precocemente e influenza il percorso di sviluppo neuropsicologico. Il Maladaptive Daydreaming, pur non avendo una definizione clinica consolidata, potrebbe essere ipotizzato come un disturbo dissociativo da alcuni ricercatori. In ogni caso, un professionista deve garantire una diagnosi accurata basata su evidenze, senza fare supposizioni o conclusioni affrettate.
Il Maladaptive Daydreaming, pur non avendo una definizione clinica consolidata, potrebbe essere ipotizzato come un disturbo dissociativo da alcuni ricercatori. In ogni caso, un professionista deve garantire una diagnosi accurata basata su evidenze, senza fare supposizioni o conclusioni affrettate. Leggi l’approfondimento sul MD come disturbo dissociativo.
È sempre fortemente consigliato rivolgersi ad un professionista che sia in grado di analizzare il caso e valutare la presenza o meno di un disturbo del Neurosviluppo.
È compito del professionista occuparsi di svolgere una anamnesi accurata (raccolta dati dello sviluppo della persona) per poter stabilire di cosa si tratta, anche se il MD non è ancora diagnosticabile. Questo perchè il professionista è in grado di determinare la presenza di ADHD, anche se non conosce il MD.
Si possono avere contemporaneamente il maladaptive daydreaming e l’ADHD?
Sì, è possibile che una persona soffra di Maladaptive Daydreaming e ADHD contemporaneamente, anche se questo non è comune. In questo caso, è importante che la persona informi il professionista durante la fase diagnostica, affinché possa essere condotta una valutazione accurata e completa.
Solo un professionista esperto può diagnosticare correttamente l’ADHD o il Maladaptive Daydreaming.
È importante non fare autodiagnosi, ma piuttosto intraprendere un percorso di valutazione professionale, che includa un’accurata anamnesi e l’analisi dei sintomi in un contesto empatico e rispettoso.
Attualmente non ci sono modi per diagnosticare il MD in maniera formale, e questo rende ancora più difficile creare dei criteri per una diagnosi differenziale*. Tuttavia è ugualmente importante informare il professionista, che potrebbe non conoscere ancora il MD, per riuscire a individuare il giusto trattamento indicato per la persona.
La diagnosi differenziale*
In ambito clinico si parla di diagnosi differenziale come un percorso che, alla presenza di sintomi comuni a più patologie, permette di giungere ad una diagnosi specifica.
La presenza di MD non è attualmente diagnosticabile.
Anche se sono presenti degli strumenti dal punto di vista statistico per rilevare il MD, quest’ultimo resta ancora non riconosciuto come disturbo psichico.
Tuttavia molte persone si riconoscono autonomamente nei sintomi del maladaptive daydreaming. E’ a loro che come associazione ci rivolgiamo.
Conclusioni
Pur esistendo alcune sovrapposizioni comportamentali tra il Maladaptive Daydreaming e l’ADHD, è fondamentale non confondere i due disturbi. Entrambi richiedono un’accurata valutazione clinica per determinare le cause sottostanti e identificare gli interventi terapeutici più adeguati.
Se ti riconosci in uno dei due disturbi o ritieni che il Maladaptive Daydreaming stia influenzando il tuo benessere quotidiano, è importante rivolgersi a un psicologo qualificato per una valutazione professionale. Solo attraverso un approccio empatico, rigoroso e basato su evidenze scientifiche sarà possibile individuare le strategie più appropriate per supportarti.
Nonostante tutto, sempre più persone si identificano in molti dei sintomi del MD, pertanto è un disagio che è necessario riconoscere nonché imparare a distinguere dagli altri con cui potrebbe essere confuso.
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