Cosa aiuta?
Il Maladaptive Daydreaming (MD) può rendere difficile mantenere il focus sulla realtà, ma è importante ricordare che la tua vita reale merita attenzione e cura.
E, sì, se te o stessi chiedendo, è possibile uscire dal maladaptive daydreaming.
Contenuti di questa pagina:
- Prima parte: coltivare una vita migliore
- Seconda parte: strategie pratiche per gestire il MD nel quotidiano
- Terza parte: un percorso con un professionista
Ricorda che…
Ogni persona è diversa e non esiste un’unica soluzione.
Tutti gli strumenti proposti possono avere una grande efficacia su una persona, ma potrebbero non funzionare allo stesso modo per un’altra.
Ognuno di noi ha esigenze diverse dai ed è importante tenerle in considerazione.
Maladaptive Daydreaming: Strategie per gestirlo
Riprendere il controllo della propria vita non è semplice, ma è possibile, un passo alla volta.
In questa pagina abbiamo raccolto alcune tra le risorse e gli strumenti più utili per poter cominciare questo viaggio. È un percorso da intraprendere che richiede tempo, pazienza e strumenti pratici.
Non serve essere drastici: invece di eliminare tutto all’improvviso, è più efficace ridurre gradualmente la frequenza dei sogni ad occhi aperti, trovando un equilibrio nella vita quotidiana.
È altrettanto importante essere compassionevoli con se stessi e non auto-punitivi. Questo è un disturbo e non è colpa vostra se continuate a fantasticare. Non significa che non vi state impegnando abbastanza.
Prima parte: coltivare una vita migliore
Ricorda che la cosa più importante è “guarire la vita”, non guarire i sogni. Le fantasie sono una fuga dalla realtà e la tua mente ha dei “motivi” per farlo.
Per uscire davvero dal maladaptive daydreaming è importante coltivare una vita ricca di significato e su misura per le tue esigenze.
Non basta la forza di volontà di sopprimere le fantasie.
Confrontarsi con altri MDers
Grazie a internet, oggi puoi confrontarti con altre persone che vivono la tua stessa condizione, mantenendo la tua privacy.
È una fortuna di cui vale la pena approfittare. Il confronto con le problematiche, le riflessioni e le soluzioni di altre persone che vivono la tua stessa condizione aiuta prima di tutto ad avere una visione più lucida e obiettiva del disturbo.
Uno studio ha sottolineato che le persone che utilizzavano il supporto delle community online durante il lockdown hanno avuto meno difficoltà con il maladaptive daydreaming. (Scopri di più).
La nostra associazione offre uno spazio sicuro e anonimo per condividere esperienze attraverso:
- Forum e gruppi tematici nell’area riservata del sito.
- Incontri di gruppo online come La stanza del lunedì, in cui si può rimanere anonimi e condividere la le proprie idee su diversi argomenti in base alle proprie esperienze
- Community Facebook di Maladaptive daydreaming Italia e siamo connessi con la community internazionale Wildmind.ning.com
Piccoli passi per vivere con più consapevolezza: Nell’area riservata “Risorse”, puoi trovare consigli pratici su come pianificare la tua giornata in modo sereno ed efficace.
Migliorare il proprio benessere
Spesso le persone che fantasticano molto, lo fanno perché fondamentalmente il MD le fa sentire bene; ciò significa che in qualche modo il MD è una condizione che si lega a bisogni emotivi che variano da persona a persona.
Tali bisogni possono essere generati da diversi fattori, come solitudine, esperienze negative, o anche essere collegati ad altre problematiche, come ad esempio sintomi di ansia o depressivi.
Per poter ridurre le fantasie non sempre è necessario intervenire direttamente su di esse, ma piuttosto è importante cercare di renderle inutili, migliorando la propria vita reale in ogni modo possibile.
Trovare un equilibrio tra il mondo interiore e la realtà quotidiana può essere una sfida, ma piccoli cambiamenti possono fare la differenza.
In che modo curare il proprio benessere?
- Costruire relazioni autentiche
Una rete di relazioni può essere protettiva e stimolante. La solitudine può favorire il MD, quindi è importante avere persone con cui confrontarsi.
- Dedicarsi alle proprie passioni
Attività creative come scrivere, dipingere o passeggiare possono aiutare a incanalare l’immaginazione in modo sano.
- Vivere emozioni reali
Cercare esperienze gratificanti nella vita quotidiana può dare un senso di appagamento maggiore rispetto alla fantasia.
- Ascoltare il proprio corpo
Prendersi cura di sé, sia fisicamente che mentalmente, è fondamentale per il benessere generale.
- Rimanere attivi, pianificare, ridurre la procrastinazione
Creare una lista di attività da svolgere e di persone da incontrare può aiutarti a mantenere un legame più forte con la vita reale, senza rinunciare alla tua ricca immaginazione.
Seconda parte: strategie pratiche per gestire il MD nel quotidiano
Nonostante la cosa sia più importante sia coltivare il benessere generale della propria vita, sono molti i momenti in cui è necessario forzarsi di tornare alla realtà e svolgere le proprie attività quotidiane. Questi che seguono sono alcuni utili strategie per tenere a bada il maladaptive daydreaming nel quotidiano.
Il “diario delle fantasie”
Può essere utile annotare la frequenza con cui fantastichiamo, può sembrare un po’ noioso come esercizio, ma può aiutare a sviluppare una maggiore consapevolezza del proprio comportamento e a comprendere meglio le proprie emozioni, oltre che a riconoscere trigger legati alle fantasie
Cosa annotare?
- Frequenza delle fantasie (quante volte al giorno?)
- Momenti della giornata in cui compaiono
- Emozioni provate prima di iniziare a fantasticare
- Emozioni provate dopo aver fantasticato
- Tempo totale trascorso nelle fantasie
Evitare gli inneschi
I triggers (inneschi) sono elementi che scatenano o favoriscono il sogno ad occhi aperti e variano da persona a persona.
- Musica
- Film, serie TV, libri, videogiochi
- Movimenti ripetitivi (es. camminare avanti e indietro)
- Passare molto tempo a letto
Alcuni inneschi possono essere legati a movimenti ripetitivi, come camminare avanti e indietro, o a specifiche abitudini, come passare molto tempo a letto.
Riconoscere i tuoi inneschi e limitarne l’impatto può essere utile ad acquisire una maggiore consapevolezza su quando inizi a fantasticare e in quali momenti.
Usare sveglie e promemoria
Impostare sveglie può aiutare a gestire il tempo e ridurre il rischio di perdersi nelle fantasie.
Soprattutto quando siamo in periodi di grandi stress e abbiamo difficoltà a gestire il bisogno di fantasticare, può essere d’aiuto per cadenzare la propria giornata, in modo non da eliminare ma regolare il proprio bisogno di MD.
È importante rimanere realistici!
Non possiamo fare dei tagli troppo estremi, questo perché stiamo cercando di regolare e riequilibrare il nostro tempo ed è importante che sia una cosa graduale.
Terza parte: un percorso con un professionista
Il maladaptive daydreaming è un disturbo psicologico che peggiora la vita dell’individuo. Perciò può essere molto importante scegliere un percorso d’aiuto professionale. In questo momento la maggior parte dei professionisti ancora non conosce il maladaptive daydreaming.
Tuttavia affrontare con un professionista il proprio malessere può essere comunque utile in due modi: il primo è coinvolgere il professionista nella propria scoperta del maladaptive daydreaming, fornendo l’indirizzo di questo sito; Questo può aiutarlo a comprendere meglio la tua esperienza e scegliere l’approccio più adatto. Il secondo è lavorare sulle altre problematiche della tua vita, perché ciò avrà comunque un impatto positivo sulle fantasie.
Se desideri, la nostra associazione fornisce l’opportunità di svolgere colloqui individuali online con dei professionisti.
Trattamenti proposti per il MD dalla ricerca
Di seguito riportiamo le informazioni utili sui tipi di trattamenti di cui la ricerca ha parlato in merito al MD.
- Terapia Cognitivo-Comportamentale (CBT)
Alcuni studi suggeriscono che la CBT possa aiutare a ridurre i sintomi del MD, lavorando sui modelli di pensiero disfunzionali legati alle fantasie eccessive. - Mindfulness e meditazione
Tecniche di mindfulness possono favorire una maggiore consapevolezza del momento presente, riducendo l’impulso a perdersi nelle fantasie. - Interventi farmacologici
Non esistono farmaci specifici per il MD, ma in alcuni casi possono essere prescritti farmaci per condizioni concomitanti, come ansia o depressione.
Le professioni di aiuto all’individuo sono molte. Ti presentiamo un focus sulla psicoterapia ed il counselling
Psicoterapia
Sebbene le ricerche indichino che gli approcci cognitivo-comportamentali siano tra i più efficaci per trattare il MD, anche altre forme di psicoterapia possono essere utili. Ogni percorso terapeutico può offrire benefici, a seconda delle esigenze personali.
Un terapeuta può aia esplorare le cause profonde del MD e dei sintomi correlati, come ansia e depressione, offrendo uno spazio sicuro per confrontarsi.
Come può aiutare un MDer? Parlare apertamente delle tue difficoltà con qualcuno che sa come gestirle può portarti a una maggiore consapevolezza e integrare alcuni aspetti apparentemente scollegati.
Counselling
Il counselling non è una psicoterapia e non sostituisce gli approcci medici.
Può essere intrapreso indipendentemente dal tuo percorso psicoterapico o affiancarlo, con l’obiettivo di affrontare le sfide quotidiane con maggiore sicurezza e serenità.
Come può aiutare un MDer? Il counselling si concentra sul presente, sul “qui e ora”. Aiuta a valorizzare le proprie risorse, a sviluppare strumenti e strategie per gestire meglio il proprio tempo e le proprie difficoltà.
La nostra associazione offre un servizio di counselling dedicato ai propri soci.
Conclusione
Per concludere, ti assicuriamo che, anche se magari ti sembra impossibile, è assolutamente reale la possibilità di uscire dal maladaptive daydreaming. È successo a molti di noi che ci impegniamo a tenere viva questa associazione.
Alcuni promemoria per te:
Mantieni la speranza.
Non darti la colpa.
Non vergognarti.
Sii auto-compassionevole.
Se qualcuno sminuisce la tua sofferenza, rivolgiti a qualcun altro.
Ti meriti di essere ascoltato o ascoltata.
Le ricadute capitano sempre.
La vita vera può diventare migliore delle fantasie.
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