Maladaptive daydreaming e Lockdown
Maladaptive daydreaming e lockdown:
Com’è andato il maladaptive daydreaming durante il lockdown?
Ne parla uno studio realizzato da diverse università in collaborazione con Eli Somer, su un campione italiano di popolazione.
In questo video vi spiegherò in breve i punti chiave di questo studio, che ha rivelato qualcosa di inaspettato: relazioni dal vivo più numerose non hanno agevolato chi soffre di maladaptive daydreaming, anzi, al contrario: sono state più benefiche le relazioni virtuali.
Inoltre è stata confermata la correlazione tra maladaptive daydreaming e altri disturbi psicologici, come ansia e depressione.
Per leggere lo studio completo, vai a questo link.
Il supporto online fa la differenza nel maladaptive daydreaming
Lo studio sottolinea l’importanza delle piattaforme online durante periodi di isolamento sociale, in quanto permettono di intessere rapporti sociali sicuri e di trovare connessioni e supporto:
Consequently, our findings imply the potential usefulness of Internet-based support platforms for individuals with MD during times of crisis that may require self-isolation.
(Conseguentemente, le nostre scoperte implicano la potenziale utilità delle piattaforme di supporto basate su internet per gli individui con MD durante perdiodi di crisi che potrebbero richiedere l’auto-isolamento.)
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