La percezione del Maladaptive Daydreaming nello sviluppo

Maladaptive daydreaming nell’età dello sviluppo: come si manifesta? E soprattutto, come viene percepito? In questo articolo risponderò a queste domande, e spiegherò perchè è importante identificare quando il maladaptive daydreaming è la causa nascosta di alcuni problemi più evidenti.

Quando si sviluppa il maladaptive daydreaming?

Da ciò che sappiamo oggi, il maladaptive daydreaming può essere considerato un disagio che si sedimenta in età precoce. Poche persone affermano di aver cominciato in età avanzata, mentre tanti parlano di questa condizione come qualcosa che li ha accompagnati da sempre. 

Infanzia e maladaptive daydreaming

Durante l’infanzia, i giochi di fantasia legati all’immaginazione, sono visti come normali e soprattutto consoni all’età. La giornata tipo di un bambino è quella di giocare continuamente, con bambole, o macchinine per inventare scenari tutti immaginari che gli permettono anche di elaborare delle scene di vita quotidiana. 

In psicologia viene sottolineato il ruolo del “gioco” e viene anche utilizzato per poter entrare nel mondo interno dei bambini e capirne i significati. I bambini usano il gioco e la loro immaginazione cercando di prendere controllo della situazione e creare delle proprie rappresentazioni. 

Ciò che ci chiediamo è quando comincia il passaggio dal  gioco a qualcosa di più come il Maladaptive Daydreaming. 

 

 

Preadolescenza e maladaptive daydreaming

Veniamo alla preadolescenza: si tratta di un periodo di cambiamento molto importante, in cui ci si trova nelle situazioni sociali in cui i punti di riferimento cambiano, dai genitori verso i coetanei. Proprio in questo periodo nascono le prime relazioni significative a livello sociale.  Alcuni maladaptive daydreamer raccontano di aver cominciato in questo periodo a fantasticare, e può avere un’origine più o meno consapevole. 

Personalmente, da maladaptive daydreamer, quand’ero bambina mi sono sempre riproposta di “smettere” di fantasticare. Questo perché pensavo fosse un gioco, un gioco infantile che avrei dovuto lasciare con il tempo, una volta che fossi diventata adulta. 

Ciò che sappiamo invece oggi è che non si tratta di un gioco, ma una modalità per potersi staccare dalla realtà che non sembra piacere o a cui non siamo interessati.

Adolescenza e maladaptive daydreaming

L’adolescenza è il periodo di crisi per eccellenza, che si porta dietro una serie di sfide evolutive molto importanti. 

Si tratta del momento delle scelte, sia sociali sia scolastiche. Molte cose cambiano, sia fisicamente che psicologicamente. Generalmente, l’adolescente in questo periodo è molto vulnerabile, proprio perchè ha di fronte così tante scelte difficili. 

In merito al maladaptive daydreaming, penso che sia necessario evitare che si parli di adolescenti “svogliati” o “distratti”, poiché si tratta di una condizione che rende difficile portare a termine le attività.

Un genitore o un amico che vede un adolescente non portare a termine un’attività, tende a pensare subito ad una componente intenzionale. Invece, ciò che distingue il maladaptive daydreaming è il fatto di essere una dipendenza, nonostante sia qualcosa che induciamo volontariamente con degli stimoli. Pertanto è fondamentale, per poter comprendere cosa ci sia sotto, indagare e chiedersi il perché dei comportamenti che si vedono.

 

 

L’adolescenza è per tutti un momento di importante fragilità, in cui molti ragazzi cercano un modo per poter scappare da ciò che tanto li spaventa. Per chi soffre di maladaptive daydreaming, il modo è: fuggire nella fantasia. In assenza di responsabilità e di vera autonomia, un maladaptive daydreamer in età adolescenziale perde la cognizione del tempo, staccandosi dai suoi impegni identitari e dalle responsabilità che gli si presentano. 

Come maladaptive daydareamer che ha affrontato in prima persona molte di queste sfide evolutive, ritengo di avere il dovere di diffondere quanto più è possibile un messaggio per poter chiarire a tutti che si tratta di un disturbo che nasce con lo scopo di allontanarti da ciò che ti fa soffrire e rifugiarti in qualcosa di più confortevole. 

Conclusione

In conclusione, è importante identificare quando è il maladaptive daydreaming la causa dei problemi di un giovane, in modo da non attribuire un significato diverso al comportamento problematico dello stesso e poter fornire il supporto più adeguato per prendere la questione alla radice. 

 

 

Supporto

Per questo motivo la nostra associazione, per iniziativa della vice presidente Maria Barone, educatrice e pedagogista, ha messo a disposizione uno spazio di supporto per aiutare gli adolescenti e giovani adulti. 

Questi incontri hanno lo scopo di aiutare i partecipanti a costruire delle nuove e più sane abitudine e imparare a gestire il Maladaptive Daydreaming. 

Per potersi prenotare potete mandare una mail alla nostra casella di posta: staff@maladaptivedaydreamingitalia.com

Incontri per Adolescenti e Giovani adulti 

Per maggiori informazioni sul maladaptive Daydreaming e gli argomenti che trattiamo potete visitare il nostro canale YouTube: MaladaptiveDaydreaming

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